giovedì 21 marzo 2013

Blog Tour "In Nomine Patris" di Davide Truzzi - tappa #8


Buon pomeriggio a tutti! Oggi ho il piacere di ospitare qui su storie dentro storie l'ottava e ultima tappa del blog tour dedicato a In Nomine Patris, primo romanzo dello scrittore Davide Truzzi.
Vi ricordo che se siete curiosi di leggere le tappe precedenti trovate la lista dei blog che hanno aderito nel post di presentazione di Arwen del blog My Secret Diary, che ringrazio per avermi coinvolto in questa bella ed interessante iniziativa.
Vi lascio alle notizie riguardanti il libro e l'autore, e al racconto inedito che ci permette di conoscere uno dei personaggi del romanzo! Spero vi abbia in incuriosito... sembra proprio intrigante! Buona lettura!!

In Nomine Patris
Autore: Davide Truzzi
Editore: Linee Infinite
Data di uscita: novembre 2012
Pagine: 346
Prezzo: 14 €
Forze oscure guidano il volere di dèi e mortali, e nemmeno l’onnipotente può opporsi ai suoi doveri. Così, fin dall’inizio dei tempi, il dio dell’universo costringe i mondi viventi a guerre combattute nei regni dell’oltretomba. Otto guerrieri, sacrificati dalle dee dei loro pianeti affinché possano difenderle, scoprono loro malgrado come la morte reclama il dominio sulla vita. Ma dopo millenni di battaglie e apocalissi, i regni dei morti potrebbero conoscere un torneo diverso. Un rivoltoso terrestre e una combattiva teiwaziana, decisi a inseguire i propri desideri, scelgono d’opporsi al più temibile degli avversari: un’ombra né buona né malvagia, che non si cura dei sentimenti dei mortali e degli dèi, non porta una spada e non affronta nessuno a viso aperto. Minaccia i loro mondi, e il suo nome è destino.



La domanda di Emy

Perché proprio me? Cosa avrò di tanto speciale?
Mi hai voluta al tuo fianco nei tuoi ultimi momenti, credevo che cercassi chissà cosa, e ora mi domandi di fare una cosa così semplice, banale.
Riconosco quelle forbici e quel rasoio. Dovrei tagliarti i capelli, ma perché?
E come sarebbe a dire che non vuoi morire coi capelli lunghi, che differenza può fare di fronte a una cosa che, Dio mio, mi terrorizza solo a sentirtela nominare?
E vuoi che te li tagli come facevo tanti anni fa, ai tempi belli.
Non sei più quello che eri allora, tu stesso non ti riconosci in quelle foto. Sei cresciuto, ma in un modo che non avresti mai immaginato, né voluto. A quei tempi avevi voglia di lottare per te stesso e per gli altri, ma in troppi ti hanno tolto senza dare, e ora vivi sospeso nella rabbia di chi è incapace d'arrendersi, ma anche troppo stanco per lottare ancora, senza un perché.
Fiero e sprezzante, con quelle punte in testa somigliavi a un'aquila in volo tra i passeri. Un tempo sapevi volare come un rapace, più in alto di tutti, e come i rapaci vivevi la tua vita. Ma ormai il tuo volo è cambiato, e mi ricordi più un corvo che vola tra le tombe del suo passato, posandosi di lapide in lapide guidato a volte dalla nostalgia, e altre dal disprezzo.
Da troppo tempo vivi chiuso in questo tuo limbo da cui sembri incapace d'uscire, forse perché ormai lo vedi come la tua casa, la tua dimensione.
E mi hai chiesto di toglierti le penne, forse perché sei l'unico animale rattristato dalle sue ali, dopo che l'hanno portato in tutti i cimiteri dell'animo.
E sia, tornerai come allora, almeno di fuori. Ma non ti capisco, come tante altre volte in passato. Mi sembra che tu stia sprecando tempo preziosissimo, che potresti passare in tutt'altro modo. Abbiamo amici che non ti rivedranno più, un mondo che attende impaurito attorno a noi, cento cose che ami e altrettante che avresti voluto fare prima di morire. Ma no, te ne stai qui seduto su una panca di metallo, ad ascoltare le mie forbici e a guardare le tue ciocche cadere.
Non smetti mai d'essere un mistero, di far nascere domande nel cuore delle persone che ti vogliono bene.
Confesso che mi mancavano questi momenti, in cui ti disegnavo queste stesse cinque punte avvolte sulla testa, come se una mano te la stringesse. Un giorno lontano mi chiedesti di fartele per la prima volta, nei tuoi anni bui le perdesti, ma ora non vuoi morire senza. Cosa significheranno mai per te? Cosa gridano al mondo, cosa nascondono? Non me l'hai mai detto, e io non te l'ho mai chiesto in tutte le volte che te le ho rifatte.
Non hai mai fatto trasparire quanto ci tenessi, enigmatico e misterioso come sei. Ma ti conosco abbastanza per sapere che mi sbaglio, se me lo hai chiesto è perché è una cosa importantissima, che tocca il profondo del tuo animo. Non potevo immaginare che fosse così importante, ma ora lo so, e devo chiederti il perché.

6 commenti:

  1. grazie mille per aver creato questo splendido post e per aver partecipato all'iniziativa ^_^

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  2. Premio per te :)
    http://ilportalesegreto.blogspot.it/2013/03/libester-award.html

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  3. piccolo pensiero per te http://libridilo.blogspot.it/2013/04/premio-blogger-simpatico.html

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  4. Ciao e scusa l’off-topic. Mi sono trovato a dover nominare 15 blog ai quali assegnare il prestigiosissimo “Versatile Blogger Award” e il tuo blog è tra i miei prescelti. Spero non ti dispiaccia. Sul mio blog troverai tutte le indicazioni, nel caso volessi passare a ritirarlo. Ciao.

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  5. Ciao Matteo! Buona domenica!
    Passo per lasciarti un premio:
    http://langolinodiale.wordpress.com/2013/04/28/musica-ricchi-premi-e-cotillon/

    Ciao!
    Ale

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